disegnoUna mia cara amica ha appena scoperto di essere ipotiroidea, cioè la sua tiroide funziona poco. Allora mi è venuta la curiosità di saperne di più, su come ci si prende cura di questa ghiandola, se e come il nostro stile di vita può causare qualche problema. Così ho intervistato il dottor Michele Corradini Zini, specialista in endocrinologia dell’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, che è stato così gentile da concedermi l’intervista per il mio sito.(continua)

disegnoUna mia cara amica ha appena scoperto di essere ipotiroidea, cioè la sua tiroide funziona poco. Allora mi è venuta la curiosità di saperne di più, su come ci si prende cura di questa ghiandola, se e come il nostro stile di vita può causare qualche problema. Così ho intervistato il dottor Michele Corradini Zini, specialista in endocrinologia dell’Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia, che è stato così gentile da concedermi l’intervista per il mio sito.

 1 Che cos'è la tiroide e a cosa serve?
La tiroide produce due ormoni: la triiodotironina (T3) e, in minor misura, la tiroxina (T4). Questi ormoni non hanno un effetto singolo specifico, ma hanno effetti diffusi. Per  esempio agiscono sul tessuto adiposo. Sono importantissimi per lo sviluppo cerebrale del neonato. Agiscono sul cuore e sui tessuti muscolari. Favoriscono la produzione di calore da parte del corpo.

 2 Esistono stili di vita e/o abitudini alimentari che possono "disturbare" il buon funzionamento della tiroide?

La tiroide è relativamente indipendente dagli stili di vita, così come dalla dieta, ed è abbastanza protetta dall'inquinamento ambientale. Il componente della dieta più importante per la funzione della tiroide è lo iodio, che è contenuto nel sale iodato. Quello che conta è il sale che si ingerisce, non quello che si respira ad esempio in ambiente marino.

 3 Esiste una certa ereditarietà nei problemi di tiroide?
Le malattie tiroidee trasmesse con meccanismo genetico, diciamo, vero e proprio, sono poche. Molto più frequentemente si trasmette una "predisposizione" su base famigliare a sviluppare nel tempo malattie tiroidee. I figli, o i fratelli, di pazienti con malattie tiroidee hanno più facilità ad ammalarsi di malattie tiroidee rispetto a chi non ha parenti stretti con questo genere di patologie. E' opportuno che i componenti di famiglie nelle quali più persone hanno malattie tiroidee si sottopongano agli esami specifici per la tiroide.

  4. Quali sono i principali sintomi che dovrebbero allarmarci? Può descriverci i principali nel caso di iper e ipotiroidismo?
I sintomi dell'ipertiroidismo e dell'ipotiroidismo sono purtroppo abbastanza generici ed aspecifici. Sono facilmente confusi con altre patologie e per questo è frequente che si pensi alla tiroide solo in un secondo momento. L'ipertiroidismo (aumento della produzione di ormoni tiroidei) si manifesta con battito cardiaco accelerato (tachicardia) o aritmico, con dimagrimento, agitazione, insonnia, nervosismo, tremori, intolleranza al caldo. L'ipotiroidismo(riduzione della produzione di ormoni tiroidei) si manifesta con battito cardiaco rallentato (bradicardia), sonnolenza, rallentamento psico-motorio, sensazione di gonfiore, edemi, intolleranza al freddo, stanchezza. I sintomi sono proporzionali alla gravità della disfunzione tiroidea. Va detto con chiarezza, però, che molto raramente i sintomi descritti sopra sono imputabili ad una malattia tiroidea. E' giusto verificarlo, ma vista la frequenza di stanchezza, tachicardia, nervosismo, sensazione soggettiva di gonfiore, solo raramente la tiroide è responsabile di questi sintomi.

5  E' vero che in genere i tumori alla tiroide sono curabili se presi in tempo?
Sì, è vero. La aggressività biologica delle forme più comuni di cancro della tiroide è limitata. Con l'intervento chirurgico e l'uso dello iodio radioattivo si ottiene la guarigione nel 95-98% dei pazienti. Certo non dimentico però i 2-3 pazienti che, ogni anno, nel nostro Centro di Reggio Emilia decedono a causa di un tumore tiroideo che è andato in progressione.

 6 Quali sono e cosa scoprono gli esami del sangue che il medico prescrive per indagare sul funzionamento della tiroide?
La diagnostica di base è molto semplice, e viene prescritta dal Medico di Medicina Generale: in caso di sospetto di malattia tiroidea si eseguono dosaggio del TSH con metodo reflex (esame d sangue) e la ecografia tiroidea. Se necessario, il paziente verrà poi inviato allo specialista endocrinologo che completerà eventualmente la diagnosi con altri esami specifici.

7 Siamo davvero a rischio di una carenza di iodio?
Tutta Europa è una area di carenza iodica, che ha portato a tanti casi di gozzo e di nodulo. Nella Europa del nord da decenni è attiva la profilassi iodica con l'arricchimento del sale. Questa è ora attiva anche in Italia, ma solo da pochi anni. Quindi il problema è risolto, anche se gli effetti benefici della profilassi iodica li vedremo fra diversi anni.

8  L’ecografia alla tiroide è un esame che dovrebbe entrare nel nostro check up di ruotine a partire da una certa età (se sì quale) anche in assenza di sintomi?
Direi di no. Se non c'è una ragione (un sintomo, un dato palpatorio, una famigliarità) la ecografia tiroidea non può essere ritenuto un esame di screening. Nessuna linea-guida la considera come screening. Tuttavia, la grande frequenza di noduli tiroidei fa sì he molti pazienti la richiedano, e che spesso si trovi anche qualcosa.

 9 Per il seno esistono consigli sull'autopalpazione: e per la tiroide?
Può esistere la autopalpazione della tiroide. La presenza di tumefazioni alla base del collo può essere riferita a noduli tiroidei. Tuttavia, oggi come oggi la modalità più frequente di riscontro di noduli tiroidei, anche maligni, e la casualità. Noduli tiroidei vengono spesso riscontrati durante esami eseguiti per altre ragioni: doppler delle carotidi, TAC del collo, PET, risonanza magnetica, e altro.

 10 Ci da qualche consiglio pratico per prenderci cura della nostra tiroide?
Per la tiroide non esiste una vera e propria prevenzione, al di là dell'uso del sale iodato. Esiste la possibilità di una diagnosi precoce: pazienti a rischio (es. con familiarità) possono facilmente accertare la presenza di problemi tiroidei con esame del sangue (TSH reflex) ed ecografia tiroidea.