genio

Smettetela di sperare che vostro figlio sia l’Einstein del futuro o vostra figlia la nuova Madame Curie. Secondo lo psicologo Dean Keith Simonton dell’Università della California è molto improbabile che tra di noi si aggiri (o sia sui banchi di scuola) un futuro, rivoluzionario, magnifico genio del calibro dei già citati. Il motivo? Lo studioso dice che di base abbiamo già scoperto tutto. E ogni progresso non è altro che un piccolo passo, un microtassello che si aggiunge al grande mosaico.

(continua)

Bye bye genio?

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Smettetela di sperare che vostro figlio sia l’Einstein del futuro o vostra figlia la nuova Madame Curie. Secondo lo psicologo Dean Keith Simonton dell’Università della California è molto improbabile che tra di noi si aggiri (o sia sui banchi di scuola) un futuro, rivoluzionario, magnifico genio del calibro dei già citati. Il motivo? Lo studioso dice che di base abbiamo già scoperto tutto. E ogni progresso non è altro che un piccolo passo, un microtassello che si aggiunge al grande mosaico.

Questa previsione mi appare profondamente sbagliata. C’è davvero un limite alla conoscenza umana? Abbiamo capito tutto? E allora perché non sappiamo ancora di cosa “è fatto” un pensiero? Basterebbe pensare a quanti misteri racchiude il nostro cervello, per sentirsi ancora profondamente curiosi di sapere. Mi vengono in mente le ultime parole famose di…

Charles H. Duell, Commissioner dell’Ufficio dei Brevetti statunitense, 1899: “Tutto quello che poteva essere inventato è stato inventato.

Un memo interno della Western Union, 1876: “Questo “telefono” ha troppi difetti per esser considerato un un mezzo di comunicazione.

Darryl Zanuck, interno della 20th Cenury Fox, 1946: “La televisione non supererà i sei mesi. La gente si stancherà presto di stare a fissare una scatola di legno tutte le sere.