cover libroEccola qui la mia nuova creatura: interamente dedicata al cibo industriale che ogni giorno mettiamo nel carrello della spesa(continua)

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Eccola qui la mia nuova creatura: interamente dedicata al cibo industriale che ogni giorno mettiamo nel carrello della spesa.

In questo libro ho analizzato più di 30 etichette reali, raccontando quali sono gli ingredienti più “strani” e altre curiosità: cosa sono i mono- e digliceridi degli acidi grassi? Perché esiste il vino vegano? I biscotti integrali sono davvero integrali? Perché nel prosciutto cotto aggiungono, oltre ai pericolosi nitriti, anche il destrosio? Come mai lo sciroppo di glucosio-fruttosio sta soppiantando lo zucchero? Perché l’olio di palma è così controverso? Perché in alcuni gelati confezionati c’è l’antigelo? Naturalmente non manca una pagina dedicata al cibo per animali.

Nel libro ho messo anche i consigli per fare acquisti mirati e “premiare” le aziende che fanno di tutto per migliorare i propri prodotti: si può sempre scegliere qualcosa di meglio ma per farlo, bisogna legger le etichette e io vorrei facilitarvi proprio in questo.

L’idea che mi sono fatta? Che il marketing è una gran brutta bestia e peggio del marketing ci sono la nostra disattenzione, la nostra pigrizia nell’informarci su cosa stiamo mangiando e soprattutto la nostra illusione di poterci affidare a Mamma Industria Alimentare a occhi chiusi. Ma come dice l’adagio, di mamma ce ne è una sola e di certo non è quella che ci culla nel carrello della spesa.

Cosa c'è nel mio cibo, di Monica Marelli, Giunti Demetra (207 pagine, 8,90 euro)

PS: L’idea di questo libro è nata dopo aver scritto per due anni la rubrica What’s Inside su Wired, che poi ho dovuto interrompere all’arrivo della nuova dirigenza (in editoria c’è questa simpaticissima abitudine: cambia il capo, via i vecchi collaboratori… io lo chiamo Effetto Attila). Grazie alla Giunti che ha creduto nelle mie idee.