latteDa qualche giorno non bevo più latte: ora il caffè del mattino lo prendo all’americana e devo dire che mi sento meglio. Ovviamente acquistavo latte parzialmente scremato, credendo di tagliare chissà quante calorie. In realtà sono pochissime: 40 cal in 100ml contro 64 del latte intero, che è molto più gustoso. Il calcio me lo procuro con i formaggi freschi, che adoro. E a proposito di latticini, sul settimanale New Scientist una cosa interessantissima: il paradosso del latte intero.…(continua)

 

latteDa qualche giorno non bevo più latte: ora il caffè del mattino lo prendo all’americana e devo dire che mi sento meglio. Ovviamente acquistavo latte parzialmente scremato, credendo di tagliare chissà quante calorie. In realtà sono pochissime: 40 cal in 100ml contro 64 del latte intero, che è molto più gustoso. Il calcio me lo procuro con i formaggi freschi, che adoro. E a proposito di latticini, sul settimanale New Scientist una cosa interessantissima: il paradosso del latte intero.

Più intero, meno pancia. L’anno scorso gli svedesi, dopo aver analizzato la dieta di 1782 uomini, hanno scoperto che  chi mangiava latticini interi, aveva meno probabilità di accumulare grasso sulla pancia. Il dottor Mario Kratz invece, dell’Università di Washington, ha analizzato i dati di 16 studi precedenti concludendo che consumare latticini light non offre benefici nel ridurre il rischio di malattie vascolari come infarto e ictus. Forse perché il latte intero, ipotizza Kratz, è una fonte di più di 400 acidi grassi fra cui l’acido butirrico e acido trans-palmitoleico che, secondo alcuni studi, stimolano il consumo di grasso bruno e il metabolismo, cioè aumentano il consumo di energia da parte dell’organismo. Questo però accade in un regime alimentare equilibrato: non significa che uno può rimpinzarsi di pizze stra-unte, krapfen alla crema e poi berci sopra un bicchiere di latte intero per bruciare l’eccesso di calorie.

Da dove nasce l’ossessione di scagliarsi contro i grassi dei latticini? Secondo il nutrizionista Walter Willett della Harvard School of Public Health, la battaglia iniziò tra gli anni Cinquanta e Sessanta quando i nutrizionisti misero in relazione i livelli di colesterolo alti con il contenuto (circa il 65%) di grassi saturi dei latticini. Secondo Willett ciò non è del tutto vero: dipende tutto dall’alimentazione in generale. Se abbiamo una dieta equilibrata, il latte intero e i suoi derivati non fanno male e non fanno ingrassare. Anzi.

Chi mangia latticini light tende a ingrassare. Willett spiega questo paradosso: nei prodotti light spesso i grassi sono rimpiazzati dallo zucchero, per “salvarne” il sapore. E poi non danno sazietà: con la scusa che “tanto è privo di grassi”, si tende a mangiarne di più. E le calorie fanno in fretta ad accumularsi.