etichettanociStavo facendo un giretto da Naturasì per  comprare il mio riso preferito (basmati integrale, purtroppo lo trovo solo lì) quando l’occhio mi rotola sulle Noci lavatutto – il rivoluzionario detersivo naturale. Che roba è?(continua)

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Stavo facendo un giretto da Naturasì per  comprare il mio riso preferito (basmati integrale, purtroppo lo trovo solo lì) quando l’occhio mi rotola sulle Noci lavatutto – il rivoluzionario detersivo naturale. Che roba è?

 

Dunque, leggiamo cosa c’è scritto sull’etichetta dopo la parola “Efficaci”: grazie all’alto contenuto di saponina, hanno un forte potere detergente e un effetto (si scrive senza apostrofo, sgrunt!) ammorbidente naturale; per lo sporco più ostinato basta aggiungere al bucato un cucchiaio di smacchiante bio “Innerf life” all’ossigeno attivo.

 

Andiamo con ordine.

 

Le saponine sono molecole che si trovano in centinaia di piante, che le usano per difendersi dagli insetti. Sono dei tensioattivi: cioè da una parte attirano l’acqua, dall’altra le sostanze grasse e questo “doppia faccia” permette all’acqua di penetrare più a fondo nelle fibre e staccare lo sporco. In altre parole i tensioattivi rendono l’acqua più… bagnata. Quindi potrebbe sembrare che le noci funzionino davvero. Il modo d’uso è scritto sull’etichetta: bisogna spezzettarle e metterle nel sacchetto di cotone, che andrà riposto nel cestello della lavatrice insieme ai capi sporchi.

Ora, la cosa strana è che se le noci lavano… come la mettiamo con la fase del risciacquo? Non potremo mai tirare fuori un bucato che non ha “addosso” questo detersivo naturale, a meno di non fermare la lavatrice, aprire lo sportello, rimuovere il sacchetto, richiudere e sciacquare. Mah… Ma a parte queste perplessità pratiche, funzionano o no? La chimica ha dato una risposta. Nel 2013 alcuni ricercatori dell’Università di Bonn hanno pubblicato sul Tenside Surfactants Detergents Journal i risultati di un esperimento intitolato: Quanto sono efficaci i metodi alternativi ai detersivi per lavatrice? I chimici hanno confrontato a 30 e 60 gradi sul cotone macchiato di grasso, sangue, sudore, cioccolato, ketchup, vino, ecc l’efficacia lavante di:  noci ricche di saponine, due tipi di washing balls (palle in tutti i sensi), due detersivi “veri” e l’acqua semplice. Il risultato del confronto fino all’ultimo giro di cestello: i metodi alternativi funzionano quanto l’acqua semplice.

Ah, e l’Inner life smacchiante bio da aggiungere in caso di macchie ostinate, che cos’è? Si tratta di percarbonato di sodio, una molecola composta da carbonato di sodio e acqua ossigenata che a contatto con l’acqua del lavaggio libera… carbonato di sodio e acqua ossigenata(*). L’acqua ossigenata è formata da 2 atomi di idrogeno e 2 atomi di ossigeno. Per convincerla a “mollare” l’ossigeno c’è bisogno di un’altra sostanza, il cosiddetto “catalizzatore” che come una forbice, taglia il legame con l'idrogeno e libera l'ossigeno che "attaccherà" le macchie. Qual è il catalizzatore usato dall’azienda? Mistero, sul sito non è specificato. Solitamente si usano particelle di ferro ma forse questo ingrediente è poco bio-chic da citare. In ogni caso le analisi dicono che il percarbonato di sodio non ha un impatto inquinante sull’ambiente.

(*) Non succede sempre così! Il percarbonato di sodio è un addotto cioè un composto in cui sono uniti due elementi che mantengono lo stesso numero di atomi e non si "combinano" per creare una nuova specie chimica.