girasoleScusate il titolo alla Luciano Onder (pace all’anima giornalistica sua) ma è di questo che si tratta: oggi sono stata a una interessantissima conferenza stampa dedicata a questo problema. Ho scoperto che ne soffre il 15% dei piccoli di età compresa fra 1 e 7 anni, che se un genitore soffre di dermatite atopica, nel 60% dei casi ne soffrirà anche il figlio, secondo i dati diffusi da Paidòss (Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza – http://www.paidoss.it/).

I bimbi iniziano a grattarsi, la loro pelle delicata si desquama, compaiono delle chiazze rossastre che a loro volta diventano sempre più pruriginose. Così gli esperti che oggi erano presenti hanno spiegato che oggi c’è un nuovo principio attivo, estratto dal girasole, la cui azione non ha nulla da invidiare a quella del cortisone (che alla lunga peggiora il disturbo).(continua)

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La dermatite atopica nei bambini

Scusate il titolo alla Luciano Onder (pace all’anima giornalistica sua) ma è di questo che si tratta: oggi sono stata a una interessantissima conferenza stampa dedicata a questo problema. Ho scoperto che ne soffre il 15% dei piccoli di età compresa fra 1 e 7 anni, che se un genitore soffre di dermatite atopica, nel 60% dei casi ne soffrirà anche il figlio, secondo i dati diffusi da Paidòss (Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza – http://www.paidoss.it/). I bimbi iniziano a grattarsi, la loro pelle delicata si desquama, compaiono delle chiazze rossastre che a loro volta diventano sempre più pruriginose.

Così gli esperti che oggi erano presenti hanno spiegato che oggi c’è un nuovo principio attivo, estratto dal girasole, la cui azione non ha nulla da invidiare a quella del cortisone (che alla lunga peggiora il disturbo). Si chiama glicerofosfoinositolo (o GPI colina) e svolge un’azione protettiva e lenitiva. Gli studi dell’efficacia sono stati condotti presso l’Università di Pavia su pazienti con psoriasi, applicata 2 volte al giorno per 60 giorni e i risultati sono stati straordinari. Idem per le prove effettuate sull’eritema seborroico del cuoio capelluto.

Ma come funziona la dermatite atopica? Tutto inizia con una irritazione che altera il film idrolipidico di protezione della pelle: può esser  un’igiene troppo frequente e aggressiva, il contatto con stoffe sintetiche, ecc. Privata del suo strato protettivo, la pelle si trova scoperta e più esposta a particelle estranee, inquinamento, scottature, attrito, ecc.

A quel punto come segnale di allarme, partono delle reazioni chimiche da parte delle cellule della pelle: la cute vuole dirci di fare qualcosa per interrompere la cosa che la disturba. E lo fa rilasciando acido arachidonico, una sostanza grassa (è un omega-6) normalmente custodita nelle membrane cellulari che diventa la responsabile dell’amplificazione dell’irritazione e del prurito.

Così mentre si cerca di rimuovere la causa (usare solo indumenti di cotone, per esempio oppure proteggersi la pelle dall’acqua della piscina con una buona crema idratante, ecc….), si può usare una crema da spalmare che interferisca con la produzione di questo acido, come quella appunto che contiene l’attivo GPI colina estratto dal girasole. L’acido arachidonico non è del tutto cattivo. E’ necessario per la riparazione e la crescita dei muscoli (il dolore dopo l’esercizio fisico – una cosa che io ho provato l’ultima volta nel ’78 – è colpa sua) e per la salute del cervello (fra le altre cose protegge i neuroni dallo stress ossidativo, cioè dalla “corrosione” da parte dei radicali liberi).