cane

Ieri sera ero a cena da una mia cara amica, che ha un cagnolino meraviglioso: è un Coton de Tuléar, bianco, pelosissimo e molto affettuoso. Avevamo deciso di andare a prenderci una pizza da asporto e vi assicuro che quello che è successo è fantastico: il peloso si chiama Mocho (ricorda il famoso… dispositivo di pulizia per pavimenti J ) e quando la sua bipede gli ha detto “Dai Mocho, andiamo in macchina con Monica!”, sapete cosa ha fatto? Quando è uscito dal cancello di casa sua, mi ha superata trotterellando e ha puntato direttamente alla mia Smart!

(Continua)

 

Mondo Bau

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Ieri sera ero a cena da una mia cara amica, che ha un cagnolino meraviglioso: è un Coton de Tuléar, bianco, pelosissimo e molto affettuoso. Avevamo deciso di andare a prenderci una pizza da asporto e vi assicuro che quello che è successo è fantastico: il peloso si chiama Mocho (ricorda il famoso… dispositivo di pulizia per pavimenti J ) e quando la sua bipede gli ha detto “Dai Mocho, andiamo in macchina con Monica!”, sapete cosa ha fatto? Quando è uscito dal cancello di casa sua, mi ha superata trotterellando e ha puntato direttamente alla mia Smart!

Poi quando ho aperto lo sportello dalla parte del guidatore, è saltato dentro e si è sistemato sul sedile del passeggero… Vi racconto questo perché ho appena letto un'interessante notizia proprio sui cani: alcuni scienziati russi hanno appena pubblicato i risultati di uno studio che dimostra che i cani distinguono alcuni colori. Prima si pensava che vedessero il mondo in bianco e nero e varie sfumature e invece un semplice esperimento (nascondere ciotole di pappa dietro cartoni colorati) ha rivelato che il loro mondo è blu, azzurro, verde e giallo. Ovviamente non un caso che siano i colori più diffusi in Natura.

Lo studio ha messo in luce che i cani distinguono meglio i colori l'uno dall'altro piuttosto che tra le sfumature di colore (per esempio tra un blu scuro e un azzurro chiaro). La spiegazione è che i cani hanno due tipologie di coni, le cellule sensibili alla luce colorata “spalmate” sulla retina. È evidente che Mocho ha riconosciuto la mia auto dalla forma visto che ce ne erano altre parcheggiate: la mia scatolina motorizzata infatti non è né verde né blu ma bordeaux, un colore che non dovrebbe vedere.

Ovviamente il condizionale è d'obbligo. Bau!