gattosilver

La mia nonna mi diceva: “Stai attenta a quello che la massa dice, vuole, urla. Pensa sempre con la tua testa, non credere a tutto quello che senti”. E mia nonna aveva la sesta elementare: la sua capacità di ragionamento però  faceva invidia a un laureato. Mia nonna aveva fatto gli esami della vita, quelli in cui il voto fa la differenza fra la vita e la morte. E oggi dopo l’ennesima accusa di essere una complottista, ho riflettuto sull’importanza di avere le proprie idee e di saperle condividere. E così ho pensato alle diverse tipologie di frequentatori di FB.(continua)

 

gattosilverLa mia nonna mi diceva: “Stag' atent, stai attenta a quello che la massa dice, vuole, urla. Pensa sempre con la tua testa, non credere a tutto quello che senti”. E mia nonna aveva la sesta elementare: la sua capacità di ragionamento però  faceva invidia a un laureato. Mia nonna aveva fatto gli esami della vita, quelli in cui il voto fa la differenza fra la vita e la morte. E oggi dopo l’ennesima accusa di essere una complottista, ho riflettuto sull’importanza di avere le proprie idee e di saperle condividere. E così ho pensato alle diverse tipologie di frequentatori di FB.

 

Quelli che hanno la sindrome del tenente Colombo. Loro pretendono le prove. Tu non puoi dire: Oh, sapete che ho intervistato un’oncologa e mi ha detto che il latte può essere dannoso se stiamo sviluppando un tumore perché contiene dei fattori di crescita che….NO. Cazzo dici? Voglio le prove! E io rispondo: Ma veramente l’ha detto un’oncologa….Balle, dov’è la pubblicazione? Chi lo dice? Dove sta scritto? Non sei una biologa, continua a far rotolare le palle e giocare con la forza di gravità, su vai. E se scrivo “Oggi c’è il sole”? Eh già, si fa presto a dire “Sole”! Cielo limpido o nuvoloso a tratti? Voglio le prove!

 

 

I seduttori da canottiera e mano sul pacco. Sono uomini che mi scrivono in privato dopo aver letto il post e mi dicono che nelle foto sono figa. Sì, usano proprio questa parola. Ehm, a parte che il concetto di figaggine è relativo, che sono sempre truccata manco andassi a ritirare l’Oscar e studio bene la luce per non far saltare fuori il triplo mento ma… Ti ringrazio tu che scrivi ma non hai niente da dire sul contenuto del post? No? Ok, grazie, prego, scusi, tornerò.

 

Gli eterni figli. Sono quelli che negano la realtà, che difendono a spada tratta gl imprenditori: da Big Pharma a Pino L’Imbianchino, chi lavora per noi ha sempre ragione. Sì, perché è tanto confortevole stare nella child zone, cioè delegare sempre a qualcun altro la responsaibilità della nostra vita, proprio come da piccoli avevano i genitori. E se gli fai notare che alle volte anche mamma o papà sbagliano, apriti cielo: sei un complottaro-antivaccinista-sciachimista-amelia la strega che ammalia, ecco! Come ti permetti di criticare l’autorità. E magari sono cresciuti urlando a squarciagola Another brick in the wall (sapete quel pizzico di anticonformismo di plastica…).

 

Gli spioni che cedono Mah, strana categoria. Gente mai letta, mai richiesta l’amicizia ma maturano come funghi con l’umidità intensa delle polemiche che piovono in bacheca. E si divertono a criticare, mettere in cattiva luce, darmi con eleganza dell’imbecille. Così, dal nulla sembra che ti seguano da sempre. Comunque i funghi fanno male (tié).

 

I timidoni Mi scrivono in privato dicendo che brava, sono stata proprio brava a scrivere quel post, eccheccavolo. Idem se leggono i miei libri: lo dicono in privato, quasi sottovoce. Ignorando il bellissimo invito orientale: Se ti è piaciuto, dillo a tutti. Se ho agito male, dillo solo a me (più o meno). Va beh, piuttosto che due dita negli occhi, va bene anche così.

 

Gli approcciatori diretti. Sì, mi scrivono in privato chiedendomi se sono sposata e se non lo sono allora… quando usciamo insieme? Ehm, non ho più l’età per fare ‘ste cose, dai raga! Sono una gentile (ehm…) signora di 47 anni, vorrei un altro approccio… Tipo poesie, fiori, dolcetti, un corteggiamento all’antica… minchiate di ‘sto genere insomma. Se assomigliate a Simon Baker e avete lo stesso carattere del suo personaggio in the Mentalist però va bene anche una scampanellata di citofono (un moto di tenerezza per un ragazzo di 30 anni che mi ha detto: sei più vicina di età a mia mamma ma vorrei uscire con te).

 

I rabbiosi. Sono i peggiori, quelli che mi hanno insegnato però ad affrontare la loro violenza e farmela scivolare addosso. Le loro parole grondano crudeltà, invitano all’assassinio, alla tortura, all’intolleranza zero. Sono convinti di essere er mejo senza capire che stanno passando dalla parte del torno nel giro di un click. Hanno un disagio interiore che non riconoscono, probabilmente. O forse non accettano il loro lato oscuro. Oppure ancora non si rendono conto di quello che scrivono. Perché la violenza genera violenza, anche solo attraverso le parole di un post. Ricordo la crudeltà dei commenti su alcuni genitori che non avevano vaccinato il boimbo, poi morto. O su chi assume “rimedi” omeopatici. Prima di insultare e inveire ecc, perché non ci chiediamo PERCHE’ la gente non vuole vaccinare o assume acqua zuccherata? Qual è il disagio? Perché abbiamo fallito come scienziati? Non si tratta di essere buonisti. Anche io odio chi tortura i bambini o gli animali (e mi fermo qui con l'elenco) ma detesto i buonisti: vorrei più giustizia, quella vera, quella che se sbagli, paghi, niente di più, niente di meno. Invece siamo un Paese di furbi e di frignoni, che ci sfreghiamo le mani se la facciamo franca e anche se stanno svendendo il nostro meraviglioso Paese sotto i nostri occhi, ci giriamo dall’altra parte. Tanto qualcuno ci penserà.