uovaOggi sono andata a fare la spesa al supermercato e ho visto l’invasione delle ultra-uova di Pasqua. Cercavo quello di Hello Kitty ma non l’ho trovato (ormai detronizzata dall'antiestetica Peppa Pig). Stavo per consolarmi con quello di una marca sconosciuta che, con l’uovo, “regalava” dei pupazzi a forma di animali: quello a forma di leone era tenerissimo. Però pagare 100 grammi di cioccolato 12 euro, mi è sembrato eccessivo.  Così ho acquistato le amatissime tavolette (Lindt, 50% cacao amaro, una delizia! E vi invito a provare il Fior di Sale, strepitoso). E guai a chi dice che il cioccolato fa male! Ho appena letto una notizia: gli scienziati della Louisiana State University hanno messo in luce per la prima volta perché  quello nero, cioè ricco di cacao, fa tanto bene al cuore. Ne basta un quadretto al giorno. Inizia tutto nell’intestino, dove cose troppo grandi vengono sminuzzate con cura…(continua)

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Oggi sono andata a fare la spesa al supermercato e ho visto l’invasione delle ultra-uova di Pasqua. Cercavo quello di Hello Kitty ma non l’ho trovato (ormai detronizzata da Peppa Pig). Stavo per consolarmi con quello di una marca sconosciuta che, con l’uovo, “regalava” dei pupazzi a forma di animali: quello a forma di leone era tenerissimo. Però pagare 100 grammi di cioccolato 12 euro, mi è sembrato eccessivo.  Così mi sono buttata sulle amatissime tavolette (Lindt, 50% cacao amaro, una delizia! E vi invito a provare il Fior di Sale, strepitoso). E guai a chi dice che il cioccolato fa male! Ho appena letto una notizia: gli scienziati della Louisiana State University hanno messo in luce per la prima volta perché  quello nero, cioè ricco di cacao, fa tanto bene al cuore. Ne basta un quadretto al giorno. Inizia tutto nell’intestino, dove cose troppo grandi vengono sminuzzate con cura…

Laggiù proliferano, fra gli altri, due tipologie di microbi “buoni”, detti probiotici. Proteggono dalle infezioni, regolano il sistema immunitario, producono vitamine, e tante altre azioni che mantengono tutto l’organismo in salute. In particolare i lattobacilli e i bifido batteri  amano banchettare sul cioccolato che abbiamo ingerito: sviluppandosi su di esso, fermentano e producono composti protettivi che diminuiscono l’infiammazione del tessuto cardiovascolare, abbassando così il rischio di ictus. Vediamo perché.

Il cacao contiene polifenoli, fra cui catechine ed epicatechine: proteggono le cellule dalla “corrosione” dei cosiddetti ossidanti, cioè molecole che amano legarsi alle cellule, più o meno come le cozze agli scogli, danneggiandole. Gli ossidanti arrivano dall’esterno (dal cibo-schifezza ricco di coloranti, dall’inquinamento, dal fumo, ecc) oppure dall’intero, perché sono gli scarti del metabolismo cellulare, cioè le sostanze di rifiuto delle cellule “vive”, un po’ come il gas di scarico è il rifiuto delle macchine accese. I polifenoli del cacao, che ci difendono, sono molecole grosse, che non verrebbero assorbite dai sottilissimi capillari: sarebbe come spingere un elefante in una Smart. E allora come fanno a far bene al cuore e dintorni?

Giunti al colon i polifenoli del cioccolato sono tagliuzzati in molecole più piccole dai batteri buoni! Così possono iniziare il loro viaggio e proteggerci dall'ictus. Aggiungendo una piccola quantità di fibre, gli scienziati si sono accorti che i polifenoli sono assorbiti ancora più facilmente. Mangiando il cioccolato amaro insieme alla frutta intera (pensate a quanto è squisito un pezzetto di fragola con un quadretto di cioccolato), i vantaggi per la salute sono maggiori grazie agli antiossidanti e alle fibre fornite dalla frutta, dicono gli studiosi. E ora scusate ma mi è venuta voglia di cioccolato. E so già che non sarà un solo quadretto (sob, la linea…).