listerine


Una sbronza di freschezza. L’alcol distrugge i batteri, ma che inganni l’etilometro è soltanto una leggenda. Il segreto dentro il collutorio.

Listerine Natural White Protection

listerine


Una sbronza di freschezza. L’alcol distrugge i batteri, ma che inganni l’etilometro è soltanto una leggenda. Il segreto dentro il collutorio.

ALCOHOL

È l’antisettico più comune: distrugge i batteri della bocca rompendo la loro membrana e scombinando le proteine contenute. In queste condizioni i microrganismi non possono più riprodursi. Il nome Listerine è un omaggio a Joseph Lister, lo scienziato inglese che per primo ipotizzò la necessità di “pulire” le ferite e gli strumenti chirurgici per evitare le morti per infezioni. Nel 1861 Lister operava alla Royal Infirmary di Glasgow, circondato da colleghi piuttosto scettici: ritenevano che microrganismi invisibili non potessero esistere e che le morti fossero causate da un fantomatico gas velenoso. A parte gli effetti devastanti per i piccoli abitanti della bocca, l’alcol ha un effetto rinfrescante perché provoca un’immediata vasodilatazione dei capillari: la sensazione bruciante del momento è dovuta al maggior afflusso di sangue, che “porta” calore. Il calore poi si disperde, lasciando una sensazione glaciale. Leggenda: bere Listerine disinfetta il cibo ingerito, eventualmente avariato. Bufala: per ingannare l’etilometro è sufficiente fare uno sciacquo con i collutori alcolici prima del controllo. Tentare di giustificarsi dicendo: «No guardi agente io sono sobrio, l’etilometro ha misurato l’alcol nella mia bocca, non nel mio corpo» è una figuraccia che potete risparmiarvi. Secondo il Codice della Strada (art. 379) il test va ripetuto dopo 15 minuti e a quel punto il collutorio sarà evaporato.

SORBITOL

È uno zucchero, serve a migliorare il sapore. Come mai il miglior alleato della carie è inserito in un liquido progettato per la salute dei denti e della bocca? Semplice: il sorbitolo è indigesto ai batteri della carie, non riescono cioè a metabolizzarlo per ottenere energia. Attenzione, se durante uno sciacquo vi capitasse di inghiottire la bicchierata di liquido per sbaglio, potreste aver bisogno di una toilette: il sorbitolo ha un’azione lassativa.

POLOXAMER 407

Sembra l’ennesima arma segreta di 007, invece è un tensioattivo, cioè permette agli oli essenziali presenti nella formulazione di rimanere ben mescolati nell’acqua. Quindi tutti gli aspiranti James Bond impegnati nel risciacquo del cavo orale possono rilassarsi: grazie al polassamero non è necessario agitare o mescolare il prodotto prima dell’uso.

EUCALYPTOL

È un olio essenziale estratto dall’eucalipto, presente anche nel basilico e nel rosmarino. È aggiunto alle caramelle e ai collutori per il suo sapore pungente e rinfrescante. Alcune ricerche dimostrano che l’eucaliptolo può anche alleviare leggere infiammazioni ed è un blando disinfettante. Non usate il Listerine per disinfettare un taglietto da barba: potreste attirare i maschi delle api orchidea, che sfruttano l’eucaliptolo come profumo per sedurre le femmine.

METHYL SALICYLATE

Nonostante il nome così “chimico” è una sostanza naturale estratta dall’olio nelle foglie della pianta Gaultheria procubens o Tè del Canada. Ha proprietà antisettiche e antinfi ammatorie.

THYMOL

È il componente principale dell’olio essenziale estratto dal timo. Ha proprietà disinfettanti ed è utilizzato per difendere le api dai parassiti.

SODIUM BENZOATE

Questo ingrediente è aggiunto per scongiurare la proliferazione di funghi e batteri. Il professor Peter Piper dell’Università di Sheffield ha sperimentato l’azione di questa sostanza su alcuni lieviti, scoprendo che danneggia i mitocondri, le “centrali energetiche” delle cellule. Potrebbe quindi il sodio benzoato danneggiare anche il dna umano? Nel dubbio, il professor Piper invita a non consumare cibi e bevande che lo contengono. E il Listerine non va ingerito.

CI 42090

Quel bel verde-acqua tendente all’azzurro cristallino è merito del colorante Cl 42090, utilizzato in alcuni cibi (dove però appare con la sigla E133) e nel make-up. Non crediate però di essere trendy nell’avere le labbra azzurrine. l'articolo originale su wired.it