pomodoro

In estate c’è un piatto che mangio molto spesso: la caprese, ovvero quella delizia composta da pomodori freschi affettati e mozzarella. A Milano c’è una catena di ristoranti che la serve con pomodori pachino al forno e piccole trecce di bufala. Fa-vo-lo-so.

Avete notato però che ultimamente i pomodori freschi, che siano “insalatari” o meno, stanno diventando sempre meno saporiti? Anzi, sanno proprio di acqua fresca. Qualcuno ha scoperto il perché.

Negli ultimi settan’tanni i produttori di pomodori hanno selezionato le piante in modo da ottenere frutti (il pomodoro lo è) sempre più uniformi nel colore (ma oserei dire anche nelle dimensioni) quindi nella maturazione, in modo da gestire meglio la raccolta.

Ebbene, questa “forzatura” ha causato una modifica anche nel sapore perché è venuta a mancare una proteina responsabile della produzione di zucchero, un ingrediente fondamentale per esaltare il sapore del pomodoro. Lo studio è stato realizzato presso la Cornell University. Il suggerimento degli esperti per riconoscere dei buoni pomodori?

Facile: non devono avere un colore uniforme (tipo verdi in alto e appena rossi subito sotto): più è “pezzato”, meglio sarà.