Avete letto la notizia di quel dolce alla marijuana che fa il verso alla Nutella? Al momento mi sembra una bufala, non sono riuscita a collegarmi al sito produttore, che dovrebbe essere il californiano Organicare. Dicono che è per uso terapeutico. Ma quale dei due ingredienti, la cioccolata o la cannabis? Il fatto che la Nutella sia terapeutica mi sembra una cosa talmente ovvia… Non ho esperienze di marijuana. Comunque a proposito di cannabis…
Avete letto la notizia di quel dolce alla marijuana che fa il verso alla Nutella? Al momento mi sembra una bufala, non sono riuscita a collegarmi al sito produttore, che dovrebbe essere il californiano Organicare. Dicono che è per uso terapeutico. Ma quale dei due ingredienti, la cioccolata o la cannabis? Il fatto che la Nutella sia terapeutica mi sembra una cosa talmente ovvia… Non ho esperienze di marijuana. Comunque a proposito di cannabis e altre simili sostanze che agiscono a livello cerebrale, varrebbe la pena studiarle meglio e non relegarle a sostanze dello sballo. Ho appena letto un articolo sul The Indipendent: il professor David Nutt, ex consulente per i farmaci del governo inglese, ha dichiarato alla stampa: «Mettere fuorilegge alcune sostanze come cannabis, MDMA e LSD rappresenta il peggior caso di censura scientifica dopo il caso Galileo da parte della Chiesa Cattolica». Calma, lo scienziato non inneggia alla “canna per tutti” e neanche all’LSD per viaggi virtual-allucinanti. Il professor Nutt dice che la legislazione in materia di sostanze stupefacenti, che risale agli anni Sessanta e Settanta perché nata in risposta alla controcultura della droga, ha rallentato mostruosamente lo sviluppo di nuovi farmaci in grado di trattare la depressione, la sindrome post-traumatica e tante altri importanti disturbi psichiatrici e neurologici. Sottolinea che la repressione in questo campo allontana i finanziamenti da parte dei privati e spaventa i ricercatori, che temono di infrangere la legge. Ed è un vero peccato. Nella sua ultima pubblicazione Nutt mette in evidenza che le sostanze psicotrope vietate porterebbero invece a diversi benefici per la salute. Per esempio piccoli studi riguardanti la MDMA (MetileneDiossiMetanfetAmina o ecstasy, era utilizzata negli Stati Uniti negli anni Settanta per migliorare la comunicazione fra medico e paziente nelle sedute di psicoterapia) dimostarno che potrebbe essere una soluzione per trattare lo stress post-traumatico, cioè quell’insieme di sintomi (paure, incubi, fobie, depressione, eccc) che si generano nelle persone che hanno subito un forte trauma (stupro, guerra, perdita grave, ecc). Anche la cannabis (marijuana) ha un potenziale enorme (fra cui sul trattamento del dolore cronico) ma il governo inglese ha bloccato la sperimentazione a fini teraputici di tutti i 16 principi attivi. Ah se volete vedere come siamo messi in Italia, questo è un articolo recente: http://www.fondazioneisal.it/pubblicazioni/weblog/170-in-italia-la-cannabis-terapeutica-e-ancora-tabu.html. E l’LSD (dietilamide-25 dell’acido lisergico) potrebbe aiutare gli alcolisti a smettere. Tutto questo non significa che vedremo pazienti in ospedale con le “canne” in mano o ex alcolisti diventare dei “fattoni” allucinati: si tratterebbe di utilizzare le molecole attive sotto controllo, in dosi calibrate, esattamente come si fa con i farmaci.
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