fusionStavo leggendo una notizia interessante: alcuni scienziati hanno scoperto che i gatti  sono in grado di vedere una parte dei raggi ultravioletti, raggi che ai nostri occhi sono totalmente invisibili. Che i gatti siano creature speciali, non mi stupisce più ma la notizia continuava aggiungendo che la stesa cosa capita a chi è operato di cataratta…(continua)

 

fusionStavo leggendo una notizia interessante: alcuni scienziati hanno scoperto che i gatti  sono in grado di vedere una parte dei raggi ultravioletti, raggi che ai nostri occhi sono totalmente invisibili. Che i gatti siano creature speciali, non mi stupisce più ma la notizia continuava aggiungendo che la stesa cosa capita a chi è operato di cataratta. Cioè alle persone a cui è tolto il cristallino, la lente naturale dell’occhio: è trasparente, ha un diametro medio di 10 millimetri e si trova all’interno del bulbo oculare. Ed è in grado di bloccare i raggi ultravioletti. Quando viene a mancare, la vista acquista una nuova sensibilità.

Carl Zimmer, divulgatore scientifico del New York Times ha scritto un bellissimo post su questo fenomeno, raccontando che uno dei casi più noti di super-vista post-operazione fu quello di Claude Monet. Soltanto all’età di 82 anni il grande pittore decise di farsi operare e dopo aver passato molti anni come “avvolto nella nebbia” e tornò a vedere i colori brillanti, il mondo non fu più lo stesso.

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Le ninfee lilla le vedeva bianche mentre gli oggetti blu gli apparivano con delle zone biancastre-bluastre. Questa cosa mi fa pensare che quando ci sono di mezzo i sensi, quindi l’interazione fra il nostro corpo e la realtà materiale sotto forma di atomi e fotoni, l’essenza delle cose non è mai soggettiva e la fisica dimostra di avere un certo senso dell’umorismo. Una curiosità: afachia è la parola che indica la mancanza del cristallino, deriva dal  greco e significa priva di lente. (Nelle foto: nelle prime due il mondo dipinto da monet prima e dopo l'operazione alla cataratta. Nella terza una simulazione).

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