flirtQualche anno fa avevo un fidanzato che amava flirtare con ogni donna che gli venisse a tiro. Io me ne accorgevo, ovviamente: la prescelta di turno manifestava il piacere di essere al centro dell’attenzione con sorrisi troppo sorridenti e occhi troppo occhieggianti. Naturalmente quando gli facevo notare che poteva anche evitare di fare il cretino almeno in mia presenza, lui negava, diceva che io mi inventavo tutto e che non lo faceva con intenzione: cercava solo di essere gentile ed educato. Sì, certo gentile ed educato come io sono la reincarnazione di Marie Curie. In realtà…(continua)

flirtQualche anno fa avevo un fidanzato che amava flirtare con ogni donna che gli venisse a tiro. Io me ne accorgevo, ovviamente: la prescelta di turno manifestava il piacere di essere al centro dell’attenzione con sorrisi troppo sorridenti e occhi troppo occhieggianti. Naturalmente quando gli facevo notare che poteva anche evitare di fare il cretino almeno in mia presenza, lui negava, diceva che io mi inventavo tutto e che non lo faceva con intenzione: cercava solo di essere gentile ed educato. Sì, certo gentile ed educato come io sono la reincarnazione di Marie Curie. In realtà a lui piaceva flirtare, amava mettersi alla prova e godeva del fatto (spero solo di quello) che ogni volta riusciva a segnare un punto. Era un professionista del flirting, che secondo me non è la stessa cosa del corteggiamento: il flirt io lo intendo più come un gioco, un auto-test per vedere se e quanto si può interessare ancora all’altro sesso, una palettina per riempire il buco dell’insicurezza con qualche effimero momento di gloria. Il corteggiamento invece ha una finalità ben precisa, solitamente da svolgere in orizzontale e… se son rose fioriranno.

Il ricordo del fidanzato-radar (nel senso che non gliene scappava una) è emerso dopo aver letto una notizia di psicologia, uno studio appena pubblicato su Communication Research firmato da Jeffrey Hall, esperto di comunicazione . Così vi chiedo:  voi vi accorgete se qualcuno vi sta facendo il filo? Se siete donne probabilmente no, a meno che non incontriate un professionista della seduzione. Perché mediamente il maschio che avete di fronte vi guarda di soppiatto, fa finta che non esistiate, preferisce parlare con l’amico che siede accanto a voi e tante altre amenità che alle donne fanno concludere: “Ok, non gli interesso”. Gli uomini invece intuiscono più facilmente se la donzella che hanno di fronte sta facendo un pensierino su di loro: non perché siano particolarmente furbi/osservatori/perspicaci ma perché le donne sono più chiare nei loro messaggi: occhi spalancati, sorrisi diretti, sguardo nello sguardo, domande più o meno personali, capelli toccati con gesti sensuali, busto proteso in avanti … Insomma a lui i segnali arrivano forti e chiari.  

Ehi non prendetevela con me, questa tesi è sostenuta da Hall, che aggiunge che non è facile accorgersi se qualcuno sta flirtando perché chi “farfalleggia” manda messaggi volutamente “velati” per evitare l’imbarazzo di essere scoperto e/o rifiutato. Inoltre dice l’esperto non siamo neanche abituati a mietere successi in modo evidente (a meno che non siate Johnny Depp o Scarlett Johansson. O la mia amica Michi, ma questa è un’altra storia). Insomma siamo poco allenati al gioco della seduzione. È un po’ come accade con le bugie e la verità, dice l’esperto: è difficile ma non impossibile smascherare un bugiardo perché nella vita di ogni giorno diamo per scontato che tutti dicano al verità, così ogni persona che incontriamo diamo per scontato che non sia in modalità “flirt”, quindi facciamo fatica a riconoscerla quando c’è. Insomma dovremmo esercitarci, fare un po’ di fitness del flirt. Se siete in caccia, vi propongo di imparare dai gatti: fusa e codino svettante = mi piaci. Non ti annuso neanche= non mi piaci. È molto più chiaro, vero?