cox2 in 3D Ho appena ingollato una pastiglia di ibuprofene: ho un male alla cervicale che mi stapperei il collo. Immagino le molecole di principio attivo che vagano a caso dalla testa ai piedi senza sapere dove stanno andando, senza sapere che il dolore è lassù, alla base del collo e si irradia verso la scapola destra. Sì, i farmaci vanno sempre alla…’ndo cojo, cojo. Si muovono nell’organismo attraverso il sistema circolatorio e solo una parte di essere verrà utilizzata come antidolorifico: sono come delle chiavi che girano a vuoto fino a quando non incontrano la loro serratura. Il meccanismo è sconcertante e affascinante al tempo stesso (nell'immagine l'enzima cox-2 e in rosso la "serratura" per l'aspirina)

 

(continua)

 

cox2 in 3D

Ho appena ingollato una pastiglia di ibuprofene: ho un male alla cervicale che mi stapperei il collo. Immagino le molecole di principio attivo che vagano a caso dalla testa ai piedi senza sapere dove stanno andando, senza sapere che il dolore è lassù, alla base del collo e si irradia verso la scapola destra. Sì, i farmaci vanno sempre alla…’ndo cojo, cojo. Si muovono nell’organismo attraverso il sistema circolatorio e solo una parte di essere verrà utilizzata come antidolorifico: sono come delle chiavi che girano a vuoto fino a quando non incontrano la loro serratura. Il meccanismo è sconcertante e affascinante al tempo stesso.

Una cellula danneggiata (da un taglio, una scottatura, ecc.), inizia a produrre una cascata di sostanze fra cui acido arachidonico  e gli enzimi cox-1 e cox-2. Questi enzimi si incastrano nelle molecole di acido proprio come una chiave fa nella serratura e accelerano la trasformazione di quell’acido in prostaglandine H2, le molecole che il cervello traduce in sensazione di dolore. In questo scenario ecco come agiscono l’aspirina (acido acetilsalicilico) e l’ibuprofene, cioè gli antidolorifici non steroidei: attraverso il sistema circolatorio vengono sparpagliate per tutto l’organismo. Solo una parte centrerà il bersaglio, cioè gli enzimi in cui incastrasi per rubare il posto dell’acido arachidonico e impedire la formazione di prostaglandine. L’aspirina si  incastra nei cox e poi si rompe, come un’ape che punge e spezza il suo pungiglione. L’ibuprofene invece entra ed esce dall’enzima, interferendo comunque nella produzione delle messaggere del dolore. Ci sono tante domande senza risposta attorno al funzionamento dei farmaci. Per esempio i fisici parlano di effetti quantistici biologici e hanno cominciato a considerarli nel campo della percezione degli odori, dove anche in questo caso il meccanismo chiave-serratura è il processo fondamentale. Sembra che gli odori possano esser percepiti solo quando la molecola odorosa esiste in uno stato quantico particolare. Strabiliante l’ipotesi  del ricercatore Jim Al-Khalili dell’Università del Surrey: forse l’effetto tunnel, che permette alle particelle di muoversi da un punto all’altro anche se non ne hanno l’energia sufficiente, potrebbe essere responsabile dei difetti di copiatura del DNA, dando vita così a cellule cancerose (siete a digiuno di fisica quantistica? Non c’è problema, se avete voglia c’è il mio libro C’era un gatto che non c’era). Comunque la mia cervicale mi duole ancora.