Volete sentire il primo vagito dell’Universo? Potere cliccare sul link che vi metto in fondo al post.  Il fisico John    G. Cramer dell’Università di Washington è riuscito, grazie a un programma, a ricreare il probabile rumore dell’Universo in formazione…(nell’immagine: orecchio a parte, i falsi colori mostrano la radiazione di fondo del cosmo, cioè le microonde avanzate dal Big Bang che impregnano ovunque l’Universo. Sì, viviamo in un enorme forno a microonde!(continua)

 

Volete sentire il primo vagito dell’Universo? Potere cliccare sul link che vi metto in fondo al post.  Il fisico John G. Cramer dell’Università di Washington è riuscito, grazie a un programma, a ricreare il probabile rumore dell’Universo in formazione…(nell’immagine: orecchio a parte, i falsi colori mostrano la radiazione di fondo del cosmo, cioè le microonde avanzate dal Big Bang che impregnano ovunque l’Universo. Sì, viviamo in un enorme forno a microonde!). Naturalmente durante l’espansione non c’era aria dentro cui le onde sonore potevano esistere ma lo scienziato ha elaborato le frequenze delle onde elettromagnetiche che a quel tempo impregnavano il neonato cosmo e le ha trasformate in frequenze udibili. E’ un po’ come quando si elaborano le immagini a “falsi colori” per rendere visibili i chiaro-scuri ottenuti con onde invisibili, come per esempio l’immagine che si forma durante un’ecografia in cui gli ultrasuoni diventano interpretabili dall’occhio umano o gli infrarossi catturati dalle speciali telecamere per le riprese notturne. Cramer ha detto che nella simulazione ha moltiplicato le frequenze del fondo elettromagnetico per 10 milioni di miliardi di miliardi di volte in modo da renderle udibili. Ah sì, il titolo del post: so che è poco scientifico ma a me il suono ha ricordato una lungo, lenta, inesorabile emissione d’aria dallo stomaco (sì insomma, un rutto). Per sentire, cliccate: Il grande burp.