agotungsteno

Api, vespe e animali dotati di pungiglioni, schiattate di invidia. L’oggetto più appuntito mai realizzato in laboratorio è questo: un ago che si assottiglia fino ad avere la punta costituita da un atomo! L’anno realizzato i fisici dell’Università di Alberta (Canada) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Nanotecnologie. La cosa stupefacente è l’immagine che vedete, ottenuta al microscopio elettronico. Vedete quelle sferette? Sono singoli atomi di tungsteno… (continua)

 

agotungstenoApi, vespe e animali dotati di pungiglioni, schiattate di invidia. L’oggetto più appuntito mai realizzato in laboratorio è questo: un ago che si assottiglia fino ad avere la punta costituita da un atomo! L’anno realizzato i fisici dell’Università di Alberta (Canada) in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Nanotecnologie.

La cosa stupefacente è l’immagine che vedete, ottenuta al microscopio elettronico. Vedete quelle sferette? Sono singoli atomi di tungsteno.

L’immagine è stata ottenuta con un microscopio ionico a effetti campo. Ogni globo è la “traccia luminosa” che testimonia lo scontro avventuo fra un atomo di azoto e un atomo di tungsteno. Le tracce rosse allungate sono atomi che erano in movimento nel tempo (circa 1 secondo) in cui è stata registrata l’immagine.

L’ago è fatto di tungsteno, lo stesso materiale dei filamenti delle vecchie lampadine a incandescenza. Per ottenere un assottigliamento così estremo, il tungsteno è stato immerso in un’atmosfera di azoto, il gas più abbondante dell’atmosfera terrestre, che provoca un’abrasione “controllata” sulla superficie del metallo.

Ottenere punte metalliche sempre più precise serve per incidere i superconduttori in vista di componenti elettroniche sempre più sofisticate ma anche per costruire microscopici elettronici con una “vista” sempre più acuta.