gorillaEccolo, è tornato il GI.CO.LO., il GIovane COmmesso LOffio del reparto computer di cui raccontavo nel libro La fisica del tacco 12. Lui, che quando vede una donna dallo sguardo sperduto, si sente come Dian Fossey quando tentava di comunicare con i gorilla. Entro in una nota catena di elettronica e mi aggiro perplessa alla ricerca di pennini per tablet. Sto preparando una cosa nuova e il pennino mi serve: non riesco a scrivere col dito come un bambino fa sulla sabbia. Mentre cerco l’oggettino del desiderio, butto un occhio anche per individuare un commesso per accelerare l’acquisto. Ed era troppo tempo che non facevo una cosa simile: avevo dimenticato a cosa sarei andata incontro…(continua)

 

gorillaEccolo, è tornato il GI.CO.LO., il GIovane COmmesso LOffio del reparto computer di cui raccontavo nel libro La fisica del tacco 12. Lui, che quando vede una donna dallo sguardo sperduto, si sente come Dian Fossey quando tentava di comunicare con i gorilla.

Entro in una nota catena di elettronica e mi aggiro perplessa alla ricerca di pennini per tablet. Sto preparando una cosa nuova e il pennino mi serve: non riesco a scrivere col dito come un bambino fa sulla sabbia. Mentre cerco l’oggettino del desiderio, butto un occhio anche per individuare un commesso per accelerare l’acquisto. Ed era troppo tempo che non facevo una cosa simile: avevo dimenticato a cosa sarei andata incontro.  

Eccolo lì. Aspetto che finisca di parlare con un cliente e seguo il dialogo da lontano. I

l cliente è accigliato, il braccio destro sorregge il sinistro, la cui mano  si appoggia al mento. Annuisce, fissando un vuoto pieno di aspettative e problemi. È  sempre interessante osservare come certi uomini discutono l’acquisto di un mouse, seri e pensierosi come se stessero valutando l’acquisto dell’intera Apple.  

Finalmente si libera, lo fermo. Ecco il dialogo:

-Buongiorno, sto cercando le penne per tablet-

Sguardo perplesso del commesso. Che faccio, ripeto la richiesta? Dopo un secondo:

Lui: -Aehm…sì…cioè…venga. Ecco queste?

Io: -Mmmh, sì, avete solo questi modelli? (erano solo tre e uno più caro dell’altro)

Lui: -Sì ma… cioè…. non sono per scrivere.

Io -In che senso?

-Lui: -E cioè non per scrivere.

Io: -Ma io sto cercando una penna per tablet.

Lui:- Sì ma non è per scrivere– dice sottolineando con il tono di voce il termine “scrivere” come se parlasse a un gorilla con la banana in mano.

Io:- Sì, lo so come si usa un tablet

Lui: Ah, ok.

Morale: non ho comprato niente perché era tutto stra-caro e poi lo sguardo del commesso che emanava parole invisibili quali “Ecco un’altra poveretta in cerca di robe elettroniche-ma che ci capite voi donne” è sempre così irritante.