gattosilverL’altra sera ti ho sentita mentre parlavi al telefono con la tua amica, penso fosse Claire. Tu le dicevi che l’amore non si può definire, che ognuno lo vive a modo suo, che ti sei rotta le palle (hai detto proprio così) del sarcasmo che corre su internet quando si parla d’amore. E che non c’è niente di male e sentirsi amate, che è bellissimo e tutto il resto. Beh, non posso che darti ragione. Sì, amarti è una cosa fantastica. So che non sono molto bravo a dirtelo, a fartelo capire ma credimi, vorrei che tu sentissi in ogni istante l’amore che (continua)

gattosilver

L’altra sera ti ho sentita mentre parlavi al telefono con la tua amica, penso fosse Claire. Tu le dicevi che l’amore non si può definire, che ognuno lo vive a modo suo, che ti sei rotta le palle (hai detto proprio così) del sarcasmo che corre su internet quando si parla d’amore. E che non c’è niente di male e sentirsi amate, che è bellissimo e tutto il resto. Beh, non posso che darti ragione. Sì, amarti è una cosa fantastica. So che non sono molto bravo a dirtelo, a fartelo capire ma credimi, vorrei che tu sentissi in ogni istante l’amore che provo per te.

Sai, stanotte è stato bello dormirti accanto anche se… alle volti salti come un grillo! Ma fai dei brutti sogni? Io comunque sono qui, accanto a te e mi piace e non vorrei essere da nessun’altra parte.

Ora però ascoltami… puoi uscire dal bagno?

Ti ho chiesto di uscire dal bagno e starmi a sentire…

E certo, lei non sente mai quando si trucca davanti allo specchio!

Ok, ok, sto calmo, non voglio innervosirmi di prima mattina.

Però ora te lo ripeto, adesso devi ascoltare me.

Si amore, arrivo

Amore un cavolo, se davvero mi ami, visto che me lo ripeti continuamente fino alla nausea, ti dico che sarebbe ora di uscire dal quel maledetto bagno e darmi retta!

Ti ho detto che arrivo, un attimo!

Ma un attimo cosa, che sei lì dentro da un’ora? Ma si può essere così … così… va beh, non lo dico ma sai che lo penso. Davvero, non ti sopporto quando mi ignori in questo modo. Sì, mi ignori! Ti chiedo una cosa, una sola cosa e tu niente, te ne stai lì a farti bella davanti a quel cavolo di specchio.

E’ inutile che insisti, mi devi dare cinque minuti, poi arrivo, amore mio…

E allora sa che c’è di nuovo? Me ne vado.

Anzi, no, guarda rimango qui a darti fastidio, a guardarti come ti metti il coso nero sulle ciglia, che poi ne metti un  sacco ma tanto non si vedono lo stesso quei quattro peli che ti ritrovi attorno agli occhi. Ecco.

Dai, scherzavo.

Hai finito?

Amore, ho quasi finito, mi dai un minuto?

No, va beh allora mi stai prendendo per il culo. Ecco, adesso divento anche volgare, per colpa tua, non mia ovviamente. Ma non potresti semplicemente darmi retta mezzo minuto e poi continuare a stare davanti a quello specchio? No, eh, per fortuna che dici di amarmi. Io pensavo che amare volesse dire “Ehi, io per te ci sono sempre” e invece no, tu non ci sei sempre. Sempre per me vorrebbe dire adesso. Vorrei che tu ti allontanassi dalla tua immagine per guardarmi negli occhi. Non dovrebbero essere necessarie tutte queste parole per convincerti. Ah, cos’è quella faccia, ti infastidisco con le mie parole? Davvero? Eppure dici di non poter vivere senza di me! E la mia voce dovrebbe essere musica. E sappi che mi fai incazzare quando mi fissi e mi dici che non mi capisci e che vorresti tanto poterlo fare.

Arrivo, arrivo, eccomi…

Ah, madame ha finito!

Finalmente si ragiona.

Ecco, ci voleva tanto a riempirmi la ciotola?