ruota Venerdì notte, prima di addomentarmi e dopo aver avuto tre incontri col pubblico di Trieste, in occasione della Notte dei Ricercatori, mi sono resa conto di aver incontrato in meno di qurantotto ore una marea di persone splendide. Sono io straordinariamente fortunata oppure la realtà è un'altra? (In foto: il brillante fisico Andrea Lausi interpreta James Bond e la sottoscritta, presentazione del libro La fisica di 007 – Scienza Express) (continua)

 

 

ruota Venerdì notte, prima di addomentarmi e dopo aver avuto tre incontri col pubblico di Trieste, in occasione della Notte dei Ricercatori, mi sono resa conto di aver incontrato in meno di qurantotto ore una marea di persone splendide. Sono io straordinariamente fortunata oppure la realtà è un'altra? Cioè che di persone fantastiche ce ne sono tantissime ma facendo meno rumore delle altre, semplicemente non si vedono? Mmhh, la seconda che ho detto. Ho conosciuto mamme entusiaste per la fisica, studenti che si sono divertiti a giocare con gli adroni e i "colloni" (che per un gruppo di stranieri Andrea Bond Lausi ha tradotto in collons laugh) fisici brillanti costretti a fare i conti con un Paese che li costringe a tagliare tagliare tagliare i costi sulle loro ricerche e nonostante questo credono ancora nel loro lavoro.

E uomini e donne entusiasti per organizzare, divulgare, consegnare la scienza alla portata di tutti con la sola soddisfazione di riuscire a farlo. Durante gli incontri ho chiacchierato con tante persone, che come sempre sgranavano gli occhi quando dicevo che ero un fisico, anzi, una fisica visto che ho appena scoperto che esiste la declinazione al femminile.

Scatta un’ammirazione che a me imbrazza molto perché tutti credono che noi fisici capiamo tutto di tutto. Da come funziona un computer a come lavare il bucato a 30 gradi passando per la cura della febbre gialla e i brufoli sotto pelle. Invece, ecco la prova che ciò non è vero: stamattina sul corriere.it non ho capito quasi un tubo di un articolo scritto da un famoso filosofo della scienza.

Un articolo che avrebbe dovuto intrattenermi sul rapporto fra Homer Simpison e la matematica. Alla fine il corriere.it mi chiede se sono soddisfatto, triste, arrabbiato, ecc e mi invita a cliccare l’icona corrispondente. Beh, io mi sono sentita ignorante. Ma solo per un attimo. Come dico a tutte le persone che si lamentano di non capire la fisica perché è troppo difficile, è tutto relativo. Siamo sicuri che ciò che leggiamo sia scritto per essere comunicato? Il problema non riguarda solo la scienza. Anche la politica non mi sembra sia sempre chiarissima nei suoi intenti, ma siamo certi che i nostri politici vogliano farsi capire? Peccato. Quante occasioni sprecate. Perché è questa la magia della comunicazione: trasferire informazioni e con esse l’emozione di apprendere.