Acrilico in vista

Ecco un’altra di quelle notizie che mi piacciono tanto, dove un materiale economico e comunissimo diventa soluzione a un grave problema grazie al genio italiano. Si tratta del polimetil poliacrilato (PMMA), per gli amici “acrilico”, quello che fa fare scintille ai vostri maglioni, pigiami, top, ecc…

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Acrilico in vista

Acrilico in vista

Ecco un’altra di quelle notizie che mi piacciono tanto, dove un materiale economico e comunissimo diventa soluzione a un grave problema grazie al genio italiano. Si tratta del polimetil poliacrilato (PMMA), per gli amici “acrilico”, quello che fa fare scintille ai vostri maglioni, pigiami, top, ecc…

Sintetizzato nel 1928, oggi diventa preziosissimo per poter ridare la vista. L’operazione è avvenuta al San Camillo Forlanini di Roma, nella U.O.C di Oculistica diretta dal dottor Vincenzo Petitti. Il nome tecnico dell’intervento è osteo-odonto-cheratoprotesi.

Spiega il dottor Petitti: «L’intervento consiste nel sostituire la cornea opacizzata con un cilindro ottico trasparente di materiale acrilico che viene ancorato alla superficie dell’occhio mediante un supporto rappresentato da una radice dentaria e dal suo osso limitrofo opportumanente modellati. La protesi così ottenuta viene ricoperta con mucosa prelevata dalla bocca. L’ottimo recupero visivo e l’eccezionale durata nel tempo hanno favorito la diffusione all’estero di questa tecnica ‘tutta italiana’ che attualmente viene eseguita in America (Usa, Cile), Europa (Gran Bretagna, Germania, Austria), Africa (Egitto) e Asia (India, Singapore)».