gattosilver

E' una delle bufale più dura a morire…Il microonde prima uccide il cibo, poi uccide te. E’ questa in sintesi il pensiero che corre in Rete negli ultimi anni: sempre più siti di stampo salutistico e “green”, denunciano a gran voce una fantomatica pericolosità del forno a microonde. Secondo gli “esperti”, il meccanismo di azione per il riscaldamento del cibo non solo distrugge i nutrienti ma altera la loro struttura chimica trasformandoli in sostanze tossiche, perfino cancerogene. Perfino preparare l’acqua per farsi una tisana diventa un atto di estrema pericolosità per la salute. Ovviamente non è vero ma …(continua)

 

gattosilverE' una delle bufale più dura a morire…Il microonde prima uccide il cibo, poi uccide te. E’ questa in sintesi il pensiero che corre in Rete negli ultimi anni: sempre più siti di stampo salutistico e “green”, denunciano a gran voce una fantomatica pericolosità del forno a microonde. Secondo gli “esperti”, il meccanismo di azione per il riscaldamento del cibo non solo distrugge i nutrienti ma altera la loro struttura chimica trasformandoli in sostanze tossiche, perfino cancerogene. Perfino preparare l’acqua per farsi una tisana diventa un atto di estrema pericolosità per la salute. Ovviamente non è vero!

Purtroppo le storie nate e cresciute su Internet sono estremamente longeve. Una delle più credibili che riguardano il forno a microonde nacque alla fine degli Anni Ottanta: una “ricerca svizzera” fatta dal chimico alimentare Hans Hertel, dimostrerebbe che mangiare cibi scaldati o cotti al microonde provoca importanti modificazioni al sangue, alterazioni che si riscontrano simili nel sangue di chi è ammalato di cancro. Ovviamente chi legge è facilmente preso dal panico: accostare le parole “cancro” e “microonde” è un’esplosione di preoccupazione che toglie lucidità alle persone che masticano poco di scienza. La cosa che purtroppo dà credito a questa bufala è che il dottor Hertel esiste davvero ma la sua ricerca non è mai stata pubblicata su alcuna rivista scientifica e oggi sembra semplicemente “scomparso” dalle scene. Questo comunque è soltanto un esempio fra decine e decine di storie completamente prive di fondamento. Chissà quali paure ataviche scatena il microonde e perché: forse è il suo nome, così “tecnico” e allo stesso tempo misterioso? Allora cerco di far chiarezza.

Le microonde del fornetto sono onde elettromagnetiche emesse da un dispositivo chiamato magnetron (v. foto: al centro del magnetron, gli elettroni emessi dal filamento surriscaldato  oscillano, emettendo le onde elettromagnetiche).

La maggior parte dei forni in commercio ha una frequenza di 2,45 GHz:  significa che sono generate da elettroni che oscillano su e giù 2,45 miliardi di volte in un secondo. Con la stessa frequenza si inverte la direzione del campo elettromagnetico. E quale sostanza è sensibile a questo rapido cambiamento? L’acqua, a causa della polarità delle sue molecole. Ogni molecola d’acqua ha la forma che ricorda la testa di Topolino: le orecchie sono i due atomi di idrogeno, la faccia è l’atomo di ossigeno. La distribuzione delle cariche elettriche tra protoni e neutroni non è uniforme perché l’ossigeno attira a sé i due elettroni dei due idrogeni. Quindi la molecola d’acqua è polare: come una pila, ha un polo positivo e uno negativo. Per questo motivo risente del cambiamento della direzione del campo elettromagnetico che, come un vento con l’energia giusta (cioè la frequenza corretta), riesce a scuotere le molecole d’acqua. Quindi se le molecole d’acqua si agitano a causa della variazione della direzione del campo di microonde, significa che durante il “balletto” si urtano una con l’altra, attirandosi e respingendosi come palline di gomma una contro l'altra. Parte dell’energia cinetica (cioè di movimento) dunque grazie agli urti è convertita in calore (tecnicamente di chiama riscaldamento dielettrico e non per attrito come riporta la maggior parte dei libri e dei siti)  utile per cuocere i cibi. Non c’è alcuna possibilità che si inneschino reazioni chimiche che portino alla formazione di sostanze pericolose.